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La
nostra Biblioteca Labronica, intitolata a Francesco
Domenico Guerrazzi, è la principale collezione
pubblica di Livorno, in cui sono conservati autografi
e manoscritti di Leopardi, Galilei, Foscolo,
D'Annunzio,
una edizione dell'Encyclopedie stampata nella nostra città,
e più di seicento volumi pubblicati a Livorno fra
il 1644 e il 1900.
Essa deriva dall' Accademia Labronica fondata da Giuseppe
Vivoli nel 1816, con l'appoggio del Granduca Ferdinando
III di Lorena, rifinita negli statuti del 1837.
L'Accademia aveva lo scopo "di promuovere in Patria
il gusto e la cultura delle Scienze, delle Lettere e delle
Arti", nelle adunanze dei membri si poteva scrivere
"a libera scelta sopra qualsivoglia elemento"
senza però entrare nel merito della religione o
della politica.
I soci costituirono una biblioteca e scrissero gli Atti
dell'Accademia. Il primo presidente fu Pietro Parenti
e il primo segretario Francesco Pistolesi. Alla metà
dell'ottocento la biblioteca constava già di settemila
volumi messi a disposizione del pubblico nel 1843 e poi
donati al Comune nel 1852.
Ebbe fra i suoi membri molti cittadini illustri da Angelica
Palli a Enrico
Mayer.
Cessò la sua attività nell'ultimo decennio
del XIX° sec. |
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