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di
Alessandro Genovesi |
"Serie A, serie A"... allo stadio Armando
Picchi, prima... poi per le vie della città.
Caroselli di auto e per le vie e nelle piazze uno sventolio
di bandiere amaranto.
Foto di Michele Silvestri
Finalmente... serie A! Incredibile, sofferta, miracolosa,
commovente, fantastica, sono solo una minima parte degli
aggettivi utili a descrivere la serata di Livorno-Empoli,
la domenica che attendevamo con ansia, un 2 giugno che
da oggi, per noi livornesi, sarà ricordato più
per il giorno della storica promozione in serie A che
per la festa della Repubblica.
E’
stata una serata che noi sportivi ricorderemo
a lungo per tantissimi motivi. La storia sicuramente
ha preso il via in quel sabato piovoso e disgraziato
di aprile dello scorso anno, quando un giovane
ragazzo ha perso la vita a Pescara indossando
la nostra maglia: Piermario
Morosini. In quel momento un gruppo
di giocatori di calcio ha cementato qualcosa di
incredibilmente grande, di unico. E' diventato
un gruppo di uomini con in testa solo una cosa:
l'idea, che si faceva scopo, di onorare come meglio
potevano la figura del compagno sfortunato. E
tutto doveva passare dalla salvezza dalla retrocessione
che, pur sofferta, è arrivata a fine della
scorsa stagione. Onorare "Moro"... diventava obiettivo
di tutti, Società compresa. Per far questo
c’era bisogno di una persona giusta che
sapesse ricaricare le menti dei giocatori e farli
sentire forti e consapevoli delle loro potenzialità.
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C'era da dare una nuova identità a questa squadra.
Grandissimo merito al Presidente Aldo Spinelli ed ai suoi collaboratori,
in primis Perotti, che hanno saputo pescare la persona
giusta in Davide Nicola. Credo di non dire eresie nel
considerare proprio il Mister il maggior “responsabile”
di questa trasformazione. La storia di questa stagione,
come detto, è iniziata a aprile dello scorso
anno. Nel rivederla sembra la bella favola di un film
americano, magari della Disney; uno di quei film tutto
miele che tanto ci fanno stare bene. No, no! Non è
una favola! Non è un film! E' la bellissima storia
che questi ragazzi si sono regalati ed hanno regalato
all'intera città, dimostrando che con l’impegno,
la serietà, il lavoro, nessun traguardo è
impossibile. Erano diversi anni, forse dall’era
Jaconi o Mazzarri, che la squadra non giocava alla...
"livornese" ma quest’anno tutti indistintamente,
facendo benissimo, bene o benino, hanno dato tutto quello
che avevano dentro e forse anche più.
I play off giocati tra mille polemiche sembravano difficoltosi
per una squadra, forse numericamente corta, e che per
tanti sembrava anche svuotata e stanca. Ed invece dopo
quattro partite intensissime ancora correva su ogni
pallone come se fosse stato l’ultimo ed al fischio
finale, alle 22.36 di domenica 2 giugno, tutti hanno
potuto finalmente liberare la gioia repressa di tutta
Livorno.
Il
Mister Davide Nicola |
Davide
Nicola, con i suoi collaboratori, ha guidato
questi fantastici ragazzi alla vittoria finale;
i due portieri Mazzoni e Fiorillo
si sono alternati dando sicurezza alla loro difesa.
Una difesa guidata da un grande come Emerson,
un calciatore anche lui dalla storia incredibile:
con la fama e la serie maggiore raggiunte solo
ad età avanzata. Quando penso ai tanti
calciatori/bidoni che già da tempo calcano
i campi di serie A, mi dico: "mi tengo il
nostro brasiliano".
Bravissimi gli altri: Lambrughi, Gemiti,
Salviato, il rinforzo di gennaio De
Carli, Bernardini trasformatosi in
questa stagione, il baby labronico Chico Ceccherini.
I centrocampisti Luci e Schiattarella
per i quali c'è da chiedersi se sono di
più i chilometri che hanno fatto o i palloni
conquistati; l’utilissimo greco Savvas
Gentsoglou e quel grande giocatore arrivato
a gennaio dal nome Duncan che, alla |
barba
dei suoi 19 anni, ha giocato come un veterano, come
se fosse stato da sempre in questa gruppo. Che dire
poi del fondamentale Belingheri e dei suoi tanti
importantissimi gol, della sua grande capacità
tattica che solo la pignoleria di un arbitro poteva
togliergli la possibilità di giocare la partita
finale per squalifica. Il nostro favoloso attacco: Dionisi,
Paulinho e Siligardi con quest’ultimo
capace di fare una marea di gol solo nella prima parte
di campionato quando purtroppo un grave infortunio lo
ha messo out per tutto il resto del campionato. Dionisi
gol e assist... cosa chiedere di più da un attaccante
capace anche di rincorrere gli avversari in fase difensiva?
Immenso Paulinho il trascinatore di questa squadra!
Ora la speranza è che rimanga ancora con la maglia
amaranto per continuare il suo momento magico anche
in serie A. Poi gli altri che magari hanno giocatro
meno ma che si sono resi altrettanto indispensabili
per la loro serietà e il contributo dato in qualunque
momento siano stati chiamati in causa: Aldegani,
Ricciarelli, Molinelli, Vacca,
Cellerino, Dell’Agnello, Biasci.
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La
mente torna di nuovo alla serata finale, Paulinho
salito lassù, più in alto di tutti,
come se un nostro caro amico non aspettasse altro
dall'aprile dello scorso anno, per tirarlo su e farlo
colpire di testa, perfettamente, dove Bassi dell’Empoli
non sarebbe mai potuto arrivare. Si! Sapevo che Piermario
Morosini, da Lassù, ci avrebbe dato
una grossa mano per raggiungere tutti insieme un incredibile
sogno, proprio come in un film americano.
< Piermario Morosini
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