La notte, la 'oscienza, la mi' moglie e io.

Eccomi 'vì, è guasi mezzanotte
(ma te sei scemo, è ir tocco già sonato!)
la 'asa dorme e sono rimpiattato
fra mille attràssi (1) e damigiane rotte.

Mi garba stare solo nella notte
perchè mi sento arzillo e rilassato,
( mangia di meno, bada lì in che stato
e quanto bevi? Vòi fini' la botte?)

Ma guarda te se a uno, a questa età,
ni tocca rifugiassi giù in cantina
per bere un bicchierozzo in libertà!

Ma sai che faccio? Propio per dispetto
ci stempio un'artra bella gozzatina (2)
e, se mi gira, 'un vado neanco a letto!

- Luciano lassa sta' quella bottigliaaa...-
Nata dan cane! Chiamali scossoni!
Accidenti alle mogli e a chi le piglia
'sa 'osa 'un te li rompano 'oglioni!

Addio notte, addio pace, addio vinello,
che sbaglio feci a un rimane' zittello!

(1) oggetti vari
(2) sorsata

 
 

IL QUINTOMORO
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