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Stradario
di Livorno



 
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D
Via Salvo D'Acquisto
ha questo nome dal 1952.

Via Nello Danesi
pioniere dello sport (1896 - 1949). La strada ha questo nome dal 1970.

Via Danimarca

Piazza Dante
ebbe questo nome il 5 maggio 1911. In piazza Dante si trova la Stazione ferroviaria Centrale costuita nel 1910, in precedenza al posto della piazza vi era un campo militare detto Campo di Osservazione.

Scali della Darsena
hanno questo nome da prima del 1784 ma si chiamarono anche scali del Buon Viaggio, con riferimento alla vicina "Madonnina del buon viaggio". La darsena in origine era costituita dalla piccola cala naturale di forma quadrangolare che i Genovesi chiamarono Pamiglione; per molti secoli costituì il porto di Livorno, poi nel 1591 fu ampliata.

Via Guido d'Arezzo
fu realizzata nel 1958 e così chiamata nel 1960.

Via Antonio da Sangallo
la strada nacque nel 1966 con la costruzione del nuovo edificio della Banca d'Italia. Ebbe questo nome il 5 febbraio 1966 con riferimento all'architetto autore della Fortezza Vecchia.

Via Giovanni da Verrazzano
ha questo nome dal 1966.

Via Leonardo da Vinci
ebbe questo nome il 26 febbraio 1936.

Scali Massimo D'Azeglio
costruiti nel 1858, dopo la demolizione del Bastione del Mulino a vento e la rettifica del tracciato del Fosso Reale, si chiamarono inizialmente scali di Porta Murata, perché iniziavano di fronte al Forte di Porta Murata. Ebbero il nome attuale il 9 gennaio 1872.

Via Edmondo De Amicis
ebbe questo nome nel 1958.

Via Alcide De Gasperi
ebbe questo nome il 4 dicembre 1967, anno in cui fu realizzata.

Via De Lardarel
fu realizzata nel 1826 col nome di stradone dei Condotti nuovi e in seguito di via dei Condotti Nuovi. Nel 1857 ebbe il nome attuale con riferimento alla famiglia dell'industriale Francesco De Larderel (Vienne, 1789 - Livorno, 1858). La parte più ampia della strada, verso piazza della Repubblica, si chiamava piazzetta dei Condotti nuovi e dal 1928 piazza Oberdan perché qui fu posto il monumento a Guglielmo Oberdan.

Via Andrea De' Pazzi
comandante delle truppe che difesero Livorno dall'assedio del'imperatore Massimiliano nel 1496. La strada ebbe questo nome nel 1911, in precedenza fece parte di via del Testaio.

Via Francesco De Sanctis
ebbe questo nome nel 1962.

Via Serafino De Tivoli
pittore (Livorno, 1826 - Firenze, 1892). Da prima del 1846 si chiamava via Fonda, poi il 19 settembre 1936 ebbe il nome attuale. In origine era collegata direttamente a via Redi (nel tratto che allora si chiamava via dei Vignacci).

Via Fratelli Del Conte
partigiani di Antignano (Mauro nato nel 1919 e Giovanni nato nel 1925) caduti nel 1944. Da prima del 1840 si chiamava via dell'Uliveta ed ebbe il nome attuale nel 1946.

Via Pio Alberto Del Corona
scrittore e predicatore (1837 - 1912). In origine fece parte di via delle Spianate poi di via della Ragnaia e dal 5 settembre 1836 di corso Reale, con riferimento ad una corsa di cavalli che si svolgeva ogni anno in questa strada per ricordare l'inaugurazione della chiesa del Soccorso. Nel 1871 corso Reale fu rinominato corso Amedeo. Il 3 ottobre 1927 il nome attuale fu assegnato al tratto dal Cisternone alla curva di corso Amedeo (in prossimità  di via delle Lavandaie, poi nel 1960 il nome fu esteso fino all'incrocio con via Mentana.

Via Giovanni Del Fantasia
architetto, governatore di Livorno nel 1715. La strada ha questo nome dal 1953.

Via Cosimo Del Fante
fino al 1866 si chiamava via dell'Abbondanza. Prendeva questo nome dall'Ufficio dell'Abbondanza, esistito fino al 1843, che aveva l'incarico di provvedere al vettovagliamento della città. Era gestito da un magistrato detto Abbondanziere. Fino al 1927 la strada si estendeva fino a via del Platano, comprendendo quindi anche l'attuale via Bosi.

Via Della Gherardesca
strada realizzata negli anni Sessanta, prende nome dalla storica famiglia che ebbe feudi nella provincia di Livorno.

Via Luigi Del Moro
architetto (1845 - 1898), tra il 1884 e il 1887 terminò la facciata del duomo di Firenze. In origine fu denominata via dei Bagni.

Via Piero della Francesca

Via Odoardo Della Torre
avvocato (Livorno, 1894 - Roma, 1944), ucciso alle Fosse Ardeatine.

Via Enrico Delle Sedie
musicista (Livorno, 1820 - Parigi, 1907). La strada ebbe questo nome nel 1930, anno in cui fu realizzata.

Via Paolo Emilio Demi
scultore (Livorno, 1798 - 1863). Dal 1836 al 1898 si chiamò via della Costanza, con riferimento alla vicina chiesa del Soccorso. Demi realizzò la grande statua a Leopoldo II dapprima posta in piazza della Repubblica, poi abbattuta durante l'insurrezione del 1848 e poi ricollocata in piazza Venti settembre dopo decenni di abbandono in un cantiere navale. Realizzò anche il gruppo scultoreo "la madre educatrice" dapprima posta nella Chiesa del Soccorso, poi trasferita nella casa di riposo "Giovanni Pascoli" e attualmente nella Biblioteca Labronica.

Via Derna
ebbe questo nome il 5 luglio 1930.

Via Giacomo Di Castelnuovo

Via Tina Di Lorenzo
attrice teatrale drammatica (Torino, 1872 - 1930). La strada ha questo nome dal 23 agosto 1930.

Piazza Giuseppe Di Vittorio
ha questo nome dal 4 dicembre 1967.

Via Armando Diaz
la strada fu realizzata nel 1858 con la rettifica del tracciato del Fosso Reale e da allora fece parte di via della Tazza (dal 1918 via Piave) fino al 29 dicembre 1928, quando le fu assegnato il nome attuale.

Via Diciannove Luglio 1944
E' la data di liberazione di Livorno dal dominio nazi-fascista. La strada ebbe questo nome nel 1966.

Via Corrado Dodoli
garibaldino che partecipò all'impresa dei Mille e combatté a Viterbo. La strada ebbe questo nome nel 1952, anno in cui fu realizzata.

Vicolo della Dogana
ha questo nome da prima del 1870 e si riferisce ad un presidio della Guardia di Finanza qui esistente fino al 1843.

Scali della Dogana d'Acqua
in precedenza si chiamava via della Nuova darsena con riferimento alla darsena interna scavata nel 1838. Prende nome dall'edificio della Dogana costruito nel 1840 sul canale dei Navicelli con la funzione di barriera doganale per le merci in entrata e uscita per via d'acqua. Erano presenti anche due darsene, quella esterna interrata nel 1870 e quella interna interrata nel 1950. L'edificio della Dogana d'acqua andò parzialmente distrutto durante un bombardamento aereo nel 1944 e i resti furono demoliti nel dopoguerra; oggi ne rimangono solo le arcate del basamento.

Piazza dei Domenicani
il nome si riferisce alla chiesa dei Domenicani qui costruita nel 1720. Dal 1888 al 1938 si chiamò piazza Giordano Bruno, dal 1938 al 1948 piazza Padre Reginaldo Giuliani (1887 -1936; medaglia d'oro) e dal 1948 tornò a chiamarsi piazza dei Domenicani. In questa piazza si trovava la vecchia Porta San Marco, costruita nel 1703 e demolita nel 1802, che in epoca napoleonica si chiamava Porta Elisa. Il ponte sul fosso fu costruito nel 1701, andò distrutto durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale e fu ricostruito nel 1949. Nel 1862 fu costruito un piedistallo sul quale doveva essere eretta una statua raffigurante il personaggio biblico di Rebecca, ma il monumento non fu mai realizzato e rimase solo il piedistallo.

Largo Guido Donegani

Via Guido Donegani
industriale (1877 - 1947). E' la strada privata che porta al pronto soccorso della Misericordia.

Via Piero Donnini
ingegnere (Siena, 1842 - Livorno, 1897) e sindaco di Livorno. La strada ha questo nome dal 3 ottobre 1927.

Via Alessandro Doveri
giureconsulto (1823 - 1892). La strada ebbe questo nome nel 1927, anno in cui fu realizzata.

Via Duca Cosimo
ha questo nome da prima del 1840, ma in origine il tratto da piazza Ero Gelli e via Vespucci si chiamava via Antica del Littorale, mentre il tratto vicino al castello di Antignano si chiamava via Treggiaia e poi via della Fonte per la presenza di una fonte con un lavatoio pubblico. Fino al 1960 la strada comprendeva anche il tratto dell'attuale via Pendola che arriva fino all'intersezione con via della Salute.

Via Robert Dudley

Piazza Due Giugno
E' la data di morte di Giuseppe Garibaldi. Fino al 1872 era unita alla vicina via Garibaldi poi fu separata da alcuni edifici e si chiamava piazza San Giuseppe, dal nome della chiesa qui costruita nel 1842. Il 22 luglio 1889 ebbe il nome attuale.

Largo del Duomo
da prima del 1785 fino al 1846 si chiamò via Dietro il Duomo perché era una breve strada posta appunto dietro l'abside del Duomo, poi fino al 1930 fece parte di piazza Grande. Nel 1927 la strada fu allargata per divenire una piazzetta semicircolare che nel 1930 ricevette la denominazione di largo del Littorio. Ebbe il nome attuale il 5 agosto 1943. Il Duomo fu costruito tra il 1581 e il 1595 ma gli fu data una forma a croce latina solo nel 1705. Fu quasi totalmente distrutto nel 1944 a causa di un bombardamento aereo e ricostruito nel 1951, aggiungendo i due piccoli portici laterali nel 1956. Con la ricostruzione del Duomo anche il largo retrostante fu ampliato alle dimensioni attuali.
 
 
IL QUINTO MORO
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