Elisabeth Seton di Patrizia Poli

Elisabeth Seton


La chiesa episcopale statunitense si staccò da quella anglicana durante la rivoluzione americana, quando fu imposto ai dissidenti di giurare fedeltà alla monarchia britannica. A questa confessione apparteneva Elisabeth Anne Bayley (1774 - 1821) una quieta ragazza di ottima famiglia, ricca ed elegante, gentile, mite, paziente, intelligente, che faceva vita ritirata ed era amante della lettura e soprattutto della Bibbia.
Sposò il giovane William Magee Seton di cui era molto innamorata e la coppia mise al mondo cinque figli. Furono anni felici, ma durarono poco. Il suocero di Elisabeth morì, lasciando al figlio un'azienda malandata e sette fratellastri di cui occuparsi. La ditta fece bancarotta e William si ammalò di tubercolosi.

Per curare la salute sempre più malferma di William, la famiglia si trasferì in Italia. Nel novembre del 1803 sbarcò a Livorno ma fu subito messa in quarantena a causa della febbre gialla che imperversava in America.
Purtroppo il marito peggiorò fino a morire. Fu sepolto nel cimitero degli inglesi. Il console britannico aiutò la giovane vedova che trovò conforto nell'accettazione della "volontà di Dio" e nella preghiera, frequentando numerose chiese livornesi fra le quali il Santuario di Montenero. Qui Elisabeth, orfana di madre, sentì fortissimo il richiamo della materna figura della Madonna e, durante la celebrazione della messa, ebbe una specie di epifania che la spinse a convertirsi al cattolicesimo.
L'anno successivo tornò in America, dove fu battezzata e cresimata e dove cominciò il suo apostolato in favore dei poveri e soprattutto delle vedove con figli piccoli. Nel 1809 fondò la comunità de "le figlie della carità", improntata alla spiritualità di San Vincenzo de Paoli, che considera la missione apostolica come un'azione volta anche a risolvere i problemi materiali delle popolazioni sofferenti.

Anche lei affetta da tubercolosi, morì a soli quarantasei anni a Emmitsburg, dove è la casa madre dell'ordine da lei fondato. Nel 1975 fu canonizzata da Paolo VI e divenne la prima santa statunitense.
Il sacerdote della parrocchia livornese Anna Seton di piazza Maria Lavagna, è intervenuto nel 2004 con un escavatore nell'antico cimitero degli inglesi, in un terreno che non permette l'ingresso di tali mezzi ed ha riesumato le spoglie del marito, non cattolico bensì protestante, di Elisabeth, danneggiando gravemente la tomba.
 
 

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