Patrizia Poli presenta
Visconti e Livorno




"Che tu sia benedetta
per gli attimi di felicità
che mi hai regalato"

Si conclude così "Le notti bianche" di Luchino Visconti, film del 1957, basato su un breve romanzo di Dostoevskij, sceneggiato da Suso Cecchi D'amico e ambientato, anziché a San Pietroburgo, nella nostra Livorno.
Mario/Marcello Mastroianni vaga per le strade del quartiere Venezia, fra vicoli e canali, dopo aver passato una giornata in compagnia della famiglia del capoufficio. S'imbatte in Natalia/Maria Shell, ragazza straniera, la aiuta in un momento di difficoltà e se ne innamora. Lei, però, aspetta lo straniero/Jean Marais, che ama.
Mario cerca d'impedire che Maria e lo straniero possano incontrarsi di nuovo ma il destino fa sì che ella ritrovi colui che ha sempre atteso e la breve stagione di speranza si conclude troppo presto.
L'intrico dei canali e dei ponticelli ha ispirato la produzione, ma via Grande, via della Madonna e parte del quartiere Venezia sono stati ricreati a Roma, negli studi di Cinecittà, poiché il regista desiderava che lo sfondo apparisse volutamente finto, quasi come una scenografia teatrale. Persino la nebbia non è stata prodotta con fumogeni ma con kilometri di tulle.
Il film è stato ideato a Castiglioncello, nella villa di Suso Cecchi d'Amico.

 

 
 

IL QUINTOMORO
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