Tra
chiesa e carcere Una
parete, una finestra e due porte,
dividevano il Paradiso... dallinferno
di
Fabio Marcaccini
Salendo dalla sacrestia e passando
per gli appartamenti dei religiosi, si arrivava
fino alla terrazza sulla quale due accessi sbarrati
impedivano di entrare ed uscire dal vecchio e
comunicante carcere dei Domenicani.
Una parete divideva i due mondi.
Lex carcere era anche lex
convento dei Domenicani sorto, come la chiesa
su un terreno donato dal Granduca. Dopo la soppressione
dellordine dei Domenicani da parte di Pietro
Leopoldo nel 1785 il convento venne convertito
in carcere. Chi veniva rinchiuso, si vedeva addossare
al petto un cartello riportante i delitti e la
condanna.
Questo riprovevole modo di esporre i condannati
era chiamato alla berlina. Dal Maggio
1809 furono usate da Napoleone. Divenne carcere
giudiziario nel 1871 e resterà tale fino
agli anni 70 quando verrà sostituito
dalle più moderne Sughere.
Nellepoca fascista, detenuti comuni e antifascisti,
vennero rinchiusi ai Domenicani.
Tra questi si ricorda lo scomparso presidente
della Repubblica Sandro Pertini.
Oggi sembra che sia in attesa di essere destinato
ad uso di Archivio Storico Comunale e di Stato. (Fonte "Livorno Magazine" N. 1 -
Marzo 2007)