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STORIE
BESTIALI
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Io,
Ferdinando I Medici
e nessun altro !
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a
cura di Maurizio Silvestri
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"Chissà
chi è stato… forse un vandalo, magari
il vento oppure gli extraterrestri… ". No,
siete proprio fuori strada cari i miei ex sudditi
livornesi: a distruggere il rotolo delle leggi che
stringevo in mano da qualche secolo sono stato io.
Sì, Io, Ferdinando primo de' Medici in persona,
stanco, nauseato di vedere come è diventata
la città che ho creato ed il mondo in cui si
trova. Così ho deciso di distruggere quelle
leggi che mi hanno reso tanto famoso: le leggi livornine.
Libertà di culto, di commercio, in altre parole
leggi che garantiscono uguaglianza, che predicano
la tolleranza… No, questo mondo non si merita
più tutto questo. Nel senso che oggi meno che
nel mio secolo, il diciassettesimo, nessuno più
riesce a capire il valore di certi principi che, se
erano avveniristici ai miei tempi, oggi lo sono ancora
di più. E non voglio neanche entrare nel merito
dei come, quando e perché. Se non ve ne accorgete
da soli guardando la Tv in qualsiasi canale e su qualsiasi
argomento, dal calcio alla politica, significa che
ormai siete totalmente invischiati nel Sistema, termine
questo che, se ben ricordo, andava di moda negli anni
Settanta dell'altro secolo oppure no, forse era in
quello prima: col passare dei lustri anche la mia
memoria marmorea può fare cilecca… Comunque
sia si è persa ancora di più la capacità
di capire cosa ci sta intorno e cosa vogliono farci
credere. |
com'era
com'è
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Ma quello che mi spaventa di più è il fatto
che tutti ne siete coscienti. E siete contenti: di vivere
aspettando gli aiuti di chissacchì, di campare nella
paura - il metodo usato da sempre da ogni governante per
tenere tranquilli i sudditi - contenti di piangervi addosso.
Mai nessuno che dica: siamo in questa situazione perché
da coglioni o da furbi abbiamo abusato di tutto. Siamo qui
perché come italiani abbiamo nel Dna la corruzione,
il clientelismo, il menefreghismo e quant'altro (altra parola
molto di moda che vorrebbe dire tutto ma che non significa
nulla). E d'altronde è normale sia così: i
piemontesi durante le loro guerre di espansione territoriale
appoggiate da Gran Bretagna e Francia hanno unito un'accozzaglia
di popoli totalmente diversi non solo a colpi di fucile
e cannonate. La corruzione è stata alla base dell'Unità
nazionale: Garibaldi non è sbarcato in Sicilia anche
grazie all'appoggio delle cosche mafiose? L'eroe dei due
mondi ha fatto scuola tant'è vero che un po' meno
di cent'anni dopo anche gli americani "liberatori"
hanno adottato gli stessi sistemi e le stesse alleanze per
risalire la Penisola. E la via libera fino a Napoli le camicie
rosse non l'hanno forse ottenuta grazie ai milioni versati
agli ufficiali dell'esercito Borbonico? Ah già, voi
cari ex sudditi credete ancora alle storie dell'eroica conquista,
ai plebisciti delle regioni a favore dell'annessione al
Piemonte e dell'Unità. Ma vi ha mai detto nessuno
che quei plebisciti - al quale partecipava al massimo il
due per cento della popolazione - nascevano da robusti interventi
di agenti provocatori e dalle mazzette che arrivavano dal
Piemonte? Non sapete che i vostri trisnonni livornesi si
sono fatti ammazzare sulla mura di San Marco per combattere
l'ingiustizia sociale e che per questo hanno avuto tutti
contro, inglesi e francesi compresi? Non dobbiamo meravigliarci
di tutto quello che è successo dopo. E che si sciupino
anche cose che sarebbero anche buone e belle. Qualche esempio?
L'altro giorno dall'alto del mio piedistallo sentivo parlare
un gruppo di giovani operai che si lamentavano della fine
della cassa integrazione. Si lamentano perché il
lavoro riprende? Proprio così e allora ho ascoltato
con maggiore attenzione: "Proprio ora che dovevo andare
in settimana bianca" diceva uno. Ed un altro: "Ho
preso un sacco di impegni per portare avanti il mio secondo
lavoro di elettricista. Come farò a mantenerli?"
Un altro stava zitto, preoccupato per ché ha l'armadio
pieno di medicinali e non sa dove mettere quelli nuovi che
si è appena fatto prescrivere dal medico: "Sono
per mia madre - ha detto poi - Non ha niente di grave ma
rompe. Così al dottore ho detto di segnare qualcosa,
almeno sta tranquilla. Ma è così una volta
la settimana e non so più dove mettere le scatole
di pasticche e supposte che tanto mamma non userà
mai". Il gruppo non si preoccupava di chi paga la cassa
integrazione o i medicinali ma si meravigliava degli interventi
del Governo Monti e di quello che ha fatto con l'appoggio
di tutti i partiti. Certo non tutti sono come quelli del
gruppo che ho visto io. Ma scagli la prima pietra chi non
ha l'armadio pieno di medicinali che non ha mai usato, chi
non si fa analisi se non quando veramente servono, chi non
si mai messo "sotto la mutua" perché doveva
fare i fatti suoi.
Ma anche questi sono discorsi che fanno parte del Sistema.
Un sistema che non vede più, come era ai miei tempi
ed in particolare quelli di mio fratello Francesco, sì,
lui, l'esoterico, l'Uomo. L'Uomo con la U maiuscola, quello
che sa capire e non vive costantemente in uno stato ipnotico
come accade in questi tempi. Tempi in cui invece si vive
veramente solo quando si dorme - se si riesce dormire -
perché è a quel momento che riusciamo ad esprimere
la parte più profonda del nostro essere…
Ma che parlo a fare eppoi con chi? Capiscono di più
questi testoni neri che stanno ai miei piedi di tutti quelli
che mi passano di fronte, a piedi o in macchina. E non guardate
male falsi perbenisti indottrinati da altrettanti imbonitori
imbroglioni: testoni neri lo dico quanto mi pare. E' vero:
sono neri e non sono razzista se pronuncio queste parole.
Questo non significa che non rispetti questi onorevoli avversari
di ieri ed oggi simbolo della nostra città. Di certo,
lo ribadisco, capiscono di più questi mori di tanti
che passano, sempre indaffarati, sempre di corsa per questa
strada… Ma dove correte? Perché correte? Certo
non per il bene dei vostri figli ridotti a pacchettini noiosi
da parcheggiare da zii, nonni, baby sitter, palestre, scuole.
Certo non per voi che non riuscite a dormire, che non vi
godete nulla e che pensate di scappare tra le braccia dell'amante
di turno che poi diventa abitudine ed è come vostro
marito e vostra moglie ed allora tornate dai consorti che
così è più eccitante e poi scappate
di nuovo dall'amante. E tutti dicono: ganzo lui o ganza
lei. E sorridono maliziosi. Perché "chi tromba
solo con la su moglie - diceva il Vernacoliere - non vuole
bene neanche ai suoi figlioli". Ma dov'è la
moglie e dove l'amante ed i figli chi sono?
In tutto questo caos è normale che le mie leggi le
voglia sbriciolare. Ne farete a meno. Tanto ora andrete
a votare: "Per chi?" i più si domandano.
A me lo chiedete? Forse sarebbe bene che ognuno facesse
un corso di formazione, nato ovviamente da un regolare progetto
da portare avanti attraverso appositi laboratori (ma come
sono belli ed alla moda questi termini). Un corso per imparare
a votare, per capire a chi delegare il nostro futuro. Ma
prima ancora per capire cosa vuol dire essere un Uomo degno
di tale nome. Se guardate bene magari un corso del genere
esiste già, acquistabile su Internet da Groupon ad
un prezzo stracciato… Perché non approfittarne?
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