IL
MIO IMPERATORE
è il primo libro di Rita Poggioli, pubblicato
nel dicembre del 2012.
Può essere definito una gentile "fiaba
storica", in cui si respira il profumo del
mare dell'isola d'Elba, l'ambiente in cui si svolge
la vicenda, dove Napoleone, dopo aver sperimentato
la gloria e il potere, approda in esilio nel 1814.
Il
libro non è una rivisitazione storica del
personaggio, né l'ennesimo racconto dell'apogeo
del suo impero, ma la storia emozionante di un'amicizia
tra Pietro, un ragazzino elbano di dieci anni
e il grande imperatore. Ne nasce una frequentazione
affettuosa e appagante per entrambi: Napoleone
sperimenta un'umanità forse accantonata
da troppo tempo, riscopre passatempi antichi,
come quello della pesca con la canna; Pietro trae
dalla considerazione dell'Imperatore nei suoi
confronti nutrimento per la sua autostima, per
i suoi sogni e il suo futuro. Sarà quest'incontro
a cambiare la routine dei giorni dell'Imperatore
sull'isola, a ingentilire il suo animo, a compensare
l'assenza del figlio e a farlo ritornare un po'
bambino. E tutto avviene sullo sfondo del piccolo
regno elbano, semplice e raccolto, che accoglie
il grande condottiero in modo generoso, donandogli,
fin dal giorno dello sbarco, le chiavi della città.
Dalla costa occidentale dell'isola l'Imperatore
può vedere l'amata Corsica e lenire la
nostalgia della terra natale e il daffare, che
di certo non manca nel minuscolo regno, diventa
sollievo e dolce medicina per il suo spirito irrequieto.
La comunità isolana vive, con l'esilio
napoleonico, il suo momento di gloria tra i mugugni
degli oppositori e il plauso della maggioranza;
tra l'arrivo dei "turisti" che vogliono
vedere il Grande Corso e le parate militari, le
feste danzanti mirabilmente organizzate dalla
bella Paolina, le rappresentazioni teatrali con
attori e musicisti fatti venire da Livorno.
Insomma, storia e fiaba, così ben intrecciate
da farci sognare come plausibile l'inedita amicizia
e da spingerci a riflettere, comunque, sui guizzi
di umanità che un bambino può sollecitare
anche in personaggi ingombranti e contraddittori,
divorati dalla malattia del potere e dall'ansia
di gloria perenne. Purché si abbia appunto
lo sguardo acuto e innocente di Pietro.
Le
immagini che corredano questo testo - anche per adulti
- costituiscono poi un valore aggiunto, perché
con il loro disegno nitido e preciso, i loro colori
vividi e corposi, creano immediatamente l'atmosfera
giusta per assaporare una vicenda che non dimenticheremo.