Livorno Magazine

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l' EDITORIALE di Maurizio Silvestri
luglio 2007

Il quinto MoroTutti al mare, tutti al mare…
Io non ci vengo tanto le chiappe le mostro tutto l’anno insieme ai miei fratelli che stanno sotto Ferdinando eppoi non ho certo da prendere il sole, nero come sono.
Sì, sono io non l’avete capito? Oh, ci siete arrivati: sono il Quintomoro, quello che dà il titolo al giornale e che, dunque, compie, dal punto di vista editoriale, proprio sei mesi. Siamo al giro di boa del 2007, tanto per restare in tema palio-marinaresco e direi che possiamo contentarci di quello che abbiamo fatto.
Abbiamo, l’ho detto al plurale non per imitare il Papa ma perché dal primo momento non siamo mai stati soli in questa fatica giornalistica. Ci siete sempre stati vicinivoi livornesi dimostrando di capire perfettamente lo spirito che ci anima: voglia di valorizzare la città, di conoscerla meglio, certi che Livorno merita molto di più di quello che ha. Ma in estate si legge malvolentieri, a Livorno ci si svaga e basta. Anche se, in verità, non tutti potranno andarsene in vacanza. Molti sì ma non perché abbiano più soldi degli altri: solo perché hanno trovato un’altra banca od un’altra strozzina disposti a prestare altri soldi.
I livornesi sono fatti così del resto: amano la vita, la libertà ed anche il mangiar bene. Ed i soldi? Da sempre se non ci sono si cerca qualcuno che ce li presti: a pagare e morire…
In estate ci piace stare al sole, almeno quello non costa sempre che non si voglia andare a goderselo in qualche stabilimento balneare. Ed al-lora costa ma si possono vedere con più tranquillità le sfilate di giovani e meno giovani signore, e signori, palestrati e tutti tirati a lucido. Per un po’ di nudo si va sul Romito mentre il nudo più spinto è nella nota baia dei porconi…Non sapete dov’è? Ma che livornesi siete! Non ve lo dico.
Le sere d’estate le passiamo ancora sul lungomare, almeno in attesa della Festa dell’Unità e di Effetto Venezia dove tutti accorreremo per il gusto di dire “Quest’anno è peggio dell’anno scorso” . “Che caldo, che caldo”, smaniamo mentre l’uomo si apre la camicia fino al pube e le ragazze, giovani e meno giovani si abbassano gonne e pantaloni fino alle chiappe di cui si diceva prima. Infatti, come vuole la moda, visto che i seni attirano tanto per la loro somiglianza con i glutei perché non mostrare direttamente gli stessi? Giusto.
Poi andiamo alle corse dei cavalli in cerca di qualche puntata facile ma soprattutto per vedere e farci vedere. E ci piacciamo tanto. Così come si piacciono tanti bimbi che stanno sui moletti a godersi il sole ed il profumo di erba, intesa non come alghe ma quella da fumare che gira allegramente in estate ma che anche in inverno non scherza. E si beve. Birra soprattutto. Buona la birra. C’è chi ne beve troppa e sta male. Sempre meglio che cadere dal motorino o sbattere contro un muro. O essere scippati da qualche mascalzoncello italiano e straniero. Ma siamo in estate… Ed il lavoro? Già, ci tocca anche fare qualcosa anche se tutti sanno che la produttività cala ed il porto non tira più. In estate si potrebbe incrementare il turismo, far vedere a tanti che transitano per la città con le navi passeggeri che non siamo da meno di altri. Che abbiamo una storia interessante, che ci sono tanti posti belli da visitare….” La solita tiriterà? E basta anche tu Quintomoro. Datti un po’ di pace: siamo in estate”.
Ed anche noi naturalmente.
Edizione IL QUINTO MORO
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